È on-line il Regolamento sul sorvolo dei droni o UAS (Unmanned Aircraft System – aeromobili senza equipaggio) nel territorio del Parco Regionale dell’Appia Antica.
Il regolamento si inquadra nelle norme di legge delle aree protette e in quelle specifiche e locali di settore, disciplinando i casi in cui l’Ente Parco può rilasciare Nulla Osta ambientale al sorvolo.
Il sorvolo dei droni nel territorio del Parco, come in ogni area protetta o ambito naturale, deve essere infatti considerato per i possibili aspetti di incidenza ambientale, in particolare per il disturbo o danno anche indiretto alla fauna selvatica; nonché nel caso di aree frequentate, per la compatibilità con la fruizione e sicurezza pubblica in termini di disturbo e pericolo.
Non si tratta di considerare il singolo drone o il singolo volo, ma l’impatto totale di una attività oggi molto diffusa. Ecco alcune indicazioni orientative estratte dal regolamento, che si invita comunque a consultare in quanto documento ufficiale a riguardo:
• L’utilizzo dei droni (UAS), indipendentemente dalla loro massa, non è consentito in tutto il territorio del Parco per finalità ludico-ricreative, amatoriali o sportive; è possibile invece per altre finalità, ottenendo il Nulla Osta dell’Ente Parco, tra cui il rilievo tecnico/scientifico, documentaristico, il pubblico interesse, la sicurezza pubblica. Consegue che l’utilizzo dei droni nelle aree pubbliche da parte dei visitatori del parco non è consentito.
• L’utilizzo di droni nelle aree private è consentito nelle pertinenze degli immobili, corti, giardini e spazi attrezzati sportivi, sempre nel rispetto delle norme generali sul sorvolo e dei diritti di terzi. Si consulti tuttavia il regolamento in cui sono elencate tutte le prescrizioni e declinati nel dettaglio i vari casi nei quali è necessario il Nulla Osta dell’Ente Parco, anche per imprese ad ogni titolo e aziende agricole.