Sono passati quasi 10 anni dalla I lettera scritta dal Presidente del Parco, Mario Tozzi, al Comune di Roma per chiedere la definitiva chiusura dell’Appia Antica al traffico veicolare di attraversamento e nulla è cambiato. Grandi dibattiti progetti arrivati in conferenza di servizi, progetti finanziati come il GRAB, ma nulla si è mosso.
Alla fine di ottobre come un macigno è arrivato il parere negativo del Ministero delle Infrastrutture (Dipartimento per la Mobilità Sostenibile Direzione generale per la sicurezza stradale e l’autotrasporto) alla creazione di una ZTL con varchi elettronici.
Il Presidente ha pensato di rilanciare il dibattito ancora una volta. Ecco il testo della lettera inviata questa settimana al Ministero e a Roma Capitale:
“Con riferimento al parere negativo (prot. 14405 del 24 ottobre 2022) emesso da Codesta Direzione Generale su una richiesta avanzata dall’amministrazione di Roma Capitale ed avente ad oggetto “Discipline di interdizione al traffico di attraversamento in un tratto di via Appia Antica e sperimentazione di varchi elettronici per il controllo dei transiti” , nel prendere atto di quanto in esso esposto, si fa presente quanto segue.
La via Appia Antica, all’interno degli omonimi Parco Regionale e Parco Archeologico statale dell’Appia Antica, rappresenta uno dei percorsi archeologici più noti e frequentati del mondo, tuttavia lungo il suo tratto iniziale, tra piazzale Numa Pompilio e la Basilica di San Sebastiano, la quotidiana presenza di turisti e semplici cittadini, a piedi o in bicicletta, deve coesistere con un traffico motorizzato intenso non soltanto sotto il profilo quantitativo ma, soprattutto, della velocità. Infatti, la presenza di rettilinei praticamente senza intersezioni unita all’assenza di semafori, anche pedonali, e di marciapiedi, l’esiguo numero di abitazioni e di attività commerciali fanno si che il tratto compreso tra Piazzale Numa Pompilio e la biforcazione con la via Ardeatina ed il successivo chilometro e mezzo sino alla Basilica di San Sebastiano costituiscano uno dei luoghi più pericolosi della città di Roma per pedoni e ciclisti, ma anche per i veicoli a due ruote, a causa del passaggio costante di veicoli che non di rado sfrecciano a velocità pari o superiore agli 80 chilometri orari e rendono pericoloso non soltanto l’attraversamento ma anche il semplice camminare al lato della strada. Veicoli di ogni tipo, inclusi pullmann turistici e camion. La minima distrazione può risultare fata Gli stessi accessi pedonali e carrabili della sede dello scrivente Ente Parco, nella ex Cartiera Latina, presentano rischi sia per i pedoni che per gli automezzi, specialmente in uscita. A ciò deve aggiungersi il rumore amplificato dallo storico fondo selciato in sampietrini e dalla presenza lungo tutto il tracciato di alti muri di cinta. Quotidianamente l’Ente riceve segnalazioni, soprattutto dai turisti provenienti da ogni parte del mondo, per il senso di insicurezza che grava su questo tratto di strada unito al rilevante inquinamento acustico che impedisce ogni godimento di un contesto storico-archeologico- paesaggistico unico nel suo genere. E non è raro imbattersi in famiglie a piedi con bambini o passeggini. Soltanto lungo i cinquecento metri centrali si trovano in sequenza: il Museo delle Mura di Porta San Sebastiano, la sede dell’Ente Parco con il suo punto informativo turistico, la chiesetta del “Domine Quo Vadis?”, un importante accesso al Parco della Caffarella e l’ingresso al complesso delle Catacombe di San Callisto con la magnifica strada di attraversamento nonchè alcune fermate dell’autobus.
Per quanto sopra, questo Ente manifesta seria preoccupazione per il rischio che incombe su tutti coloro che si trovino a dover transitare a piedi o in bicicletta lungo questi due chilometri e mezzo di strada. Tale modalità di utilizzo della strada e conseguente condizione di pericolosità si estende anche ai limitrofi tratti delle via Ardeatina e Appia Pignatelli.
Ad avviso di questa amministrazione in un tratto stradale dalle siffatte caratteristiche, per la delicatezza dei beni presenti (catacombe, sepolcri, parchi) e per il tipo di frequentazione pedonale-ciclabile a carattere turistico-ricreativo, la velocità consentità non dovrebbe essere superiore ai 30 km orari, come già previsto in altre zone della città. Per tali ragioni, nelle more della approvazione del citato Regolamento ed in attesa di misure volte a disciplinare l’accesso degli autoveicoli, si chiede di voler adottare la prima e più urgente misura volta a ridurre drasticamente la velocità ed il connesso pericolo, ovvero di realizzare dei dossi per l’attraversamento pedonale in sampietrini bianchi e neri così come di installare sistemi di rilevazione automatica della velocità, di cui un recente esempio è dato dal “tutor” sul cavalcavia della via Flaminia a Prima Porta.
Con tali semplici misure si potrebbe ritenere in buona misura risolto il problema della sicurezza così come un notevole contributo al miglioramento delle condizioni generali di godibilità di un contesto storico-monumentale unico al mondo. Resta, comunque, da risolvere il problema del traffico di attraversamento che almeno la domenica e i giorni festivi potrebbe essere interdetto da subito attraverso i varchi già progettati e finanziati dall’amministrazione comunale.
La nuova disciplina, che si rammenta è stata approvata in conferenza dei servizi già nel 2016, interessa un tratto di via Appia Antica da Porta San Sebastiano a via Appia Pignatelli per una lunghezza di 1.5 Km , è prevista soprattutto per i giorni feriali e che a differenza della ZTL, non pregiudica in alcun modo l’accessibilità per i residenti, per i clienti e per gli utenti delle attività turistico-commerciali presenti nei luoghi interessati. Si chiede pertanto di avviare una sperimentazione dei nuovi varchi quanto meno nei giorni festivi”.